Il Montepulciano d'Abruzzo si può ormai annoverare tra i grandi vitigni d'Italia. Da vino da taglio rustico e potente, usato per "irrobustire" i rossi del Nord, ha mostrato una talento versatile che vanta pochi uguali. Sono rarissimi infatti i casi di vitigni capaci di eccellere sia vinificati in rosato, nella classica versione Cerasuolo, che come vini quotidiani di grande beva che infine come grandi rossi da invecchiamento. La sua DOC è una delle più estese d'Italia e abbraccia territori assai diversi, che vanno dalle coste adriatiche alle montagne dell'aquilano. E anche le interpretazioni dei produttori sono molto eterogenee e tendono spesso a marcare il vino più del territorio.
Con Franco Santini, giornalista abruzzese grande conoscitore di questa terra e dei suoi vini, andremo a comprendere meglio uno dei vini italiani più venduti in Italia.
In degustazione, 8 pregevoli interpretazioni di Montepulciano selezionate e raccontate dall'ormai collaudata coppia Fabrizio Gulini e Franco Santini.
- La Quercia (TERAMO)
- Montepulciano d'Abruzzo 2012
- Montepulciano d'Abruzzo Ris. Mastrobono 2004
- Cerasuolo Spumante Eteros - Masciarelli (CHIETI)
- Cerasuolo Villa Gemma 2014 (anteprima)
- Montepulciano d'Abruzzo Marina Cvetic 2010 (top100 wine spectator) - Praesidium (L'AQUILA)
- Cerasuolo 2013
- Montepulciano d'Abruzzo Ris. 2010 - La Valentina (PESCARA)
- Montepulciano d'Abruzzo Binomio 2010