Nel 2015 facemmo in delegazione, una degustazione meravigliosa con questa azienda. La verticale di Decugnano Bianco che fu presentata lasciò tutta la
platea sbalordita per la mineralità e capacità di miglioramento nel tempo, tanto da paragonarli allo Chablis. Pertanto quest’anno, la Delegazione dei
Castelli Romani, propone una gita per andare a visitare questa bella realtà ai confini tra Lazio ed Umbria.
L’origine del Decugnano dei Barbi è recente, mentre l’etimologia del nome “Decugnano” è oscura e si perde nei secoli, ma già nel 1212 questi
terreni producevano vino per il clero di Orvieto. Erano le terre della chiesa di Santa Maria di Decugnano. Nel 1973 Claudio Barbi trovò Decugnano
abbandonata e se ne innamorò subito.
“Ho creato Decugnano dei Barbi nel 1973 con l’obiettivo di produrre vini di altissima qualità e rispettosi di un terroir unico e prezioso.”
Claudio Barbi
I primi vini uscirono nel 1978 e il successo fu immediato. Rispetto della natura e del territorio, ricerca dell’eccellenza, attenzione al
dettaglio e sperimentazione continua, sono la ricetta per ottenere questi gioielli. I terreni sono fondali oceanici di epoca pliocenica, ed ecco
qui l’analogia con lo Chablis non solo nel gusto e nella freschezza. I vigneti affondano le proprie radici nella terra sabbiosa ed argillosa, tra f
ossili di conchiglie e ostriche, donando quel carattere minerale e marino caratteristico dei nostri vini. L’altitudine di oltre 300 metri favorisce
una giusta ventilazione ed una escursione termica ideale per esaltare i profumi. Mentre l’ottimale esposizione dei vigneti al sole garantisce una
perfetta maturazione delle uve.
Come nello stile di tutte le uscite organizzate dall’AIS, il programma della giornata prevede, la visita dell’Azienda con un focus particolare
sull’aspetto agronomico in vigna (se il tempo lo permette) ed alla lavorazione in cantina (vinificazione, affinamento e spumantizzazione).
A seguire, faremo una degustazione dei loro vini:
- Decugnano dei Barbi Brut metodo classico millesimato
- Il Bianco Orvieto Classico Superiore Doc
- Il Rosso Lazio Igt